Il primo romanzo di Banana Yoshimoto in cui mi sono imbattuta è anche il suo primo romanzo pubblicato, ovvero Kitchen. Lo avevo comprato per curiosità, perché volevo vedere come e cosa scrivesse questa autrice giapponese ormai così famosa anche in Italia. Ebbene, mi è piaciuto così tanto da spingermi a voler leggere tutta la sua bibliografia. Ma in questo post non vi parlerò di Kitchen, bensì de Il coperchio del mare, ovvero il secondo libro di questa autrice letto dalla sottoscritta.
Questo romanzo non ha né colpi di scena, né momenti di suspence, né niente che possa definirsi "elettrizzante". Eppure a me è piaciuto tantissimo, E' la storia narrata in prima persona di una ragazza che dopo l'università ha aperto un chiosco di granite (la sua grande passione) e durante l'estate la sua famiglia ospita in casa una sua "particolare" cugina alla quale è appena morta la nonna. Durante questo periodo le due ragazze legano molto, a discapito di ciò che si aspettasse la protagonista. Una cosa che le accomuna è la passione per il mare.
Come dicevo è una semplice narrazione di eventi quotidiani, un racconto semplice e leggero.
Io leggo un pò di tutto, ma in particolare adoro i Fantasy e i Thriller. Come potete immaginare, Il coperchio del mare non appartiene a nessuna di queste due categorie. Eppure è così leggero da leggersi da solo. Un romanzo perfetto da portare in borsa (anche per le sue ridotte dimensioni) e tirar fuori in momenti di attesa o di noia (io, per esempio, l'ho letto quasi tutti in pullman). Adorabile. Consigliatissimo. Fine.
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