Questo romanzo narra una storia abbastanza interessante. Tuttavia, non so per quale motivo, ho impiegato tantissimo tempo per finire di leggerlo. Non mi ha appassionato più di tanto. In ogni caso, vi riporto di seguito la trama.
Quando la famiglia le regala un
braccialetto con inciso il suo nome in occasione del suo ottantacinquesimo
compleanno, la protagonista si sente in dovere di rivelare la sua vera
identità. Lei non si chiama davvero Miriam, questo è il nome della ragazza
morta durante il viaggio da Auschwitz a Ravensbrück alla quale ha sottratto i
vestiti. Il suo vero nome è Malika, una rom che ha finto di essere ebrea per
sopravvivere all’olocausto. Così l’anziana donna racconta alla nipote come ha cambiato
identità per cercare di preservare la propria vita e di come ha continuato a
mentire fino ad allora.
Un romanzo che trasmette forti emozioni e
fa riflettere sulla storia dell’Europa durante le persecuzioni naziste.
Commenti
Posta un commento